Nell’articolo sono presenti mappe concettuali sulla VITA NOVA di Dante Alighieri.
VITA NOVA: è un’opera giovanile composta di prosa e poesia (25 sonetti, 4 canzoni, 1 ballata e 1 stanza isolata).
Il primo sonetto è del 1283 e l’ultimo è di 9 anni dopo.
L’opera giovanile Vita Nova è in lingua volgare.
È il diario della vita interiore di Dante.
Introduce inoltre nella tradizione letteraria l’autobiografia.
La forma è un prosimetro, cioè un testo in prosa all’interno del quale sono inserite delle poesie. Come aveva fatto il filosofo Boezio (tra V e VI secolo).
Vi sono 2 tempi di scrittura:
- Le poesie risalgono agli anni giovanili;
- Le parti in prosa composte dopo la morte di Beatrice avvenuta nel 1290.
Il mito stilnovista della donna-angelo, lontana dal suo amante, trova in queste rime in lode di Beatrice la sua formulazione.
Gentilezza, onestà, fede, intelletto, virtù: parole che provengono non a caso dal linguaggio religioso.
IL DIARIO DELLA VITA NOVA:
- Dante incontra Beatrice a nove anni e se ne innamora
- La rivede 9 anni dopo. Lei lo saluta.
- Per rispetto della donna lui nasconde il suo amore e finge di essere innamorato di un’altra -> la “donna dello schermo”, cioè che copre il vero oggetto d’amore
- Beatrice gli toglie il saluto
- Dante rivede Beatrice a una festa; non riesce a parlarle
- Si limita allora a lodarla (canzone “Donne ch’avete intelletto d’amore”, sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare”)
- Muore il padre di Beatrice, Dante ha incubo in cui vede la morte di lei
- Beatrice muore
- Poesie del lutto
- Un anno dopo Dante incontra lo sguardo di una donna, sembra possa prendere il posto di Beatrice, Dante è tentato da questa “donna gentile” ma non è così: Beatrice rimarrà il centro dei suoi pensieri per sempre.