Il primo contatto che ebbi con l’ordine dei gesuiti fu quando assistetti al documentario República Guarani di Sylvio Back sulle riduzioni gesuitiche in America meridionale, in cui la chiesa della riduzione di São Miguel, edificata nel folto della giungla, richiama il linguaggio architettonico della Chiesa madre del Gesù a Roma.

A dire il vero questo fu il mio secondo contatto con la cultura gesuitica poiché sono in qualche modo un prodotto delle «scuderie» scolastiche gesuitiche (il termine scuderia non è del tutto fuori luogo) avendo
frequentato una loro scuola.

Ricordo ancora la disciplina rigorosa, il principio indiscusso di ubbidienza e d’autorità, l’indubbia preparazione, l’indottrinamento cristologico che permeava da e in ogni spazio della scuola, la laboriosità.

Era naturale che una volta arrivato in Italia per studiare storia dell’arte, il primo luogo che visitai a Roma fu la Chiesa del Gesù, opera del Vignola e di Jacopo della Quercia.

Pur abitando a Modena da decenni, solo da pochi anni ho scoperto la Chiesa gesuitica di San Bartolomeo la cui volta fu affrescata da un discepolo di Andrea Pozzo, fratel Giuseppe Barbieri.

Ho scoperto poi che, come me, erano tanti i modenesi che non conoscevano l’esistenza di questo ciclo di affreschi. L’intento di questa presentazione è di segnalare e divulgare alla comunità modenese, e non solo, la presenza di questo ciclo.

Estate 2022, Prof. Paulo Villac, docente di Storia dell’arte al Liceo artistico Adolfo Venturi di Modena

 

CONTENUTI

Paulo Villac Filho, INTRODUZIONE

Giuseppe Bacchi, LA DESCRIZIONE DELLA VOLTA

Stefano Lauriola, FOTOGRAFIE

Gianpaolo Vadalà, LA GRIGLIA PROSPETTICA

Paulo Villac Filho, EXCERPTA DEL PERSPECTIVA PICTORUM ET ARCHITECTORUM

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